IL CORTOMETRAGGIO

LA NOSTRA POESIA SUI DIRITTI DEL LETTORE

Io sono un lettore, piccolo e fiero,

tra libri e sogni volo leggero.

Ma voglio dire con voce sincera:

ho dei DIRITTI, e la lista è vera!

IL DIRITTO DI NON LEGGERE, lo dico col cuore:

se oggi non va, non è un disonore!

Sdraiato tra i libri, a mente vuota, 

Mi metterò a leggere, a data ignota. 

IL DIRITTO DI SALTARE LE PAGINE, oh che bellezza!

Se c’è un pezzo noioso, lo salto con destrezza.

Un drago che sbadiglia o un re troppo lento?

Io corro al finale, lo faccio contento!

IL DIRITTO DI NON FINIRE IL LIBRO, che gran sollievo!

Se la storia non prende, non m’importa davvero.

Lo chiudo gentilmente, sarà per un’altra volta, 

Nel mentre gli faccio fare una giravolta.

IL DIRITTO DI RILEGGERE ogni mia favola amata,

anche se l’ho letta cento volte filata.

La storia delle galline e il gatto?

È la mia preferita, con un altro libro non faccio il baratto!

IL DIRITTO DI LEGGERE QUALSIASI COSA,

anche i libri con l’etichetta rosa!

Cartonati, illustrati, parole nere su bianco, 

mi gusto le strorie anche quando sono stanco. 

​

IL DIRITTO AL BOVARISIMO, che parolone!

È quando leggo e sogno con emozione.

Sono un’esploratore, che come una lancia, 

torna a casa con un brontolino alla pancia. 

IL DIRITTO DI LEGGERE OVUNQUE, davvero!

Sul letto, sul prato o in bagno, sincero.

Con un libro in mano, il mondo scompare,

anche mentre mi nascondo sotto lo scaffale.

IL DIRITTO DI SPIZZICARE, senza paura,

un po’ qui, un po’ là, che bella lettura!

Come un menu con mille sapori,

scelgo i libri dai gusti migliori. 

IL DIRITTO DI LEGGERE AD ALTA VOCE,

anche con tono da stregone feroce!

Con il megafono le parole si alzano,

dai muri delle case, le storie rimbalzano. 

IL DIRITTO DI TACERE, è la mia filosofia, 

Nel mondo delle fiabe mi faccio portar via. 

Anche se con un po’ di malinconia.

Leggo in silenzio, con occhi sgranati,

e i sogni nel petto… restano ingranati.